Page 6 - Sano & Buono in Farmacia
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L’importanza dei probiotici e dei prebiotici

                                     in campo veterinario



                                     Una supplementazione alimentare adeguata serve a modulare il
                                     microbiota e a risolvere la disbiosi intestinale connessa a molte patologie



                                     Probiotici e prebiotici sono ormai da molti anni   La disbiosi intestinale si manifesta anche in
                                     al centro della ricerca e del dibattito scientifico,   cani e gatti che soffrono di problematiche di
                                     tanto in campo umano quanto in quello     altra natura, quali l’obesità, la patologia
                                     veterinario e, in particolare, nell’alimentazione   renale cronica, il diabete mellito e persino
                                     del cane e del gatto.                     problematiche comportamentali ma, ad oggi,
                                     L’attenzione è concentrata sulla capacità che   le ricerche sui probiotici nel trattare queste
                                     essi hanno di promuovere la proliferazione e   situazioni, non consentono ancora di avanzare
                                     l’equilibrio della flora batterica intestinale, dalla   certezze sulla loro efficacia.
                                     quale dipende il benessere dell’intero organismo.  Non va trascurato comunque che, anche i
                                     In presenza di uno squilibrio microbico intestinale   prebiotici, grazie alla loro capacità di stimolare
                                     causato da una crescita eccessiva di batteri   la proliferazione di specie batteriche benefiche,
                                     “cattivi” all’interno di questa parte del corpo,   sono modulatori del microbiota intestinale.
                                     che ne provocano l’irritazione, la modulazione   “L’impiego di molecole prebiotiche, per
                                          del microbiota intestinale si ottiene con   esempio, dovrebbe essere sempre preso in
                                             un’integrazione alimentare.       considerazione presenza di gravi patologie
                                                Di che tipo?                   del fegato e dei reni, nei quali è necessario
                                                 “Attraverso l’aggiunta        ridurre la proteolisi batterica intestinale”
                                                  al cibo dell’animale di       - osserva ancora Biagi.
                                                   supplementi alimentari a
                                                    base di microrganismi vivi   Silvana Sassi
                                                    (batteri e lieviti probiotici),
                                                    microrganismi spenti o parti
                                                    di essi (batteri tindalizzati,
                                                    mannano-oligosaccaridi, ecc.),
                                                   molecole ad azione prebiotica
                                                  ed estratti vegetali di diversa
                                                 natura” - ha detto Giacomo Biagi,
                                               Dipartimento di Scienze Mediche
                                             Veterinarie Alma Mater Studiorum
                                         Università di Bologna, all’ultimo
                                     Cogresso SiNut.
                                     Purtroppo, una criticità importante legata
                                     all’utilizzo dei probiotici, è data dalla necessità
                                     di essere autorizzato, con un iter costoso,
                                     che di fatto ha ridotto l’impiego in Europa a tre
                                     soli ceppi: un ceppo di Enterococcus faecium, uno
                                     di Lactobacillus acidophilus (entrambi utilizzabili
                                     anche per il gatto) ed uno di Bacillus subtilis.
                                     “Fra le condizioni patologiche del cane e
                                     del gatto che sono caratterizzate da disbiosi
                                     intestinale - aggiunge Biagi - le più importanti
                                     sono le gastroenteropatie croniche che,
                                     nella maggior parte dei casi, possono essere
                                     gestite efficacemente con il passaggio ad una
                                     nuova dieta e con l’utilizzo di supplementi
                                     probiotici, senza alcun bisogno di ricorrere
                                     all’impiego di farmaci”.



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