Page 4 - Sano & Buono in Farmacia
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Ansia e stress della pandemia

                                       hanno favorito l’”Emotional Eating”





                                       Un comportamento alimentare incontrollato e ipercalorico
                                       innescato dal malessere psico-fisico


                                       L’Associazione nazionale per l’invecchiamento  “In altre parole, corrisponde alla ricerca di cibo
                                       e la longevità attiva del Ministero della Salute   per cercare coccole, rassicurazione, scioglimento
                                       ha appena lanciato la campagna sociale     della tensione, distrazione e/o piacere”.
                                       “#IoNonRestoSeduto”, per sensibilizzare l’opinione   “Questo disturbo – aggiunge ancora la
                                       pubblica su uno degli effetti invisibili della pandemia,   Dott.ssa Francesconi - risponde male a diete,
                                       che ha colpito gli anziani: il peggioramento della   uso di cibi sostitutivi, integratori proteici e cose simili,
                                       fragilità psico-fisica tipica della terza età, conseguente   poiché supporta il ricorso a “strategie esterne”
                                       ai mesi di isolamento e di prolungata inattività,  e regole imposte per contenere il problema.
                                       ma anche al non adeguato apporto nutrizionale.   Questo allontana l’individuo dal comprendere
                                       Perdita di massa e forza muscolare sono, in sostanza,   l’origine della sua difficoltà e cercare strade in
                                       la conseguenza di un circolo vizioso innescato  apparenza più “semplici” e meno impegnative
                                       dal ridotto movimento, che causa minor appetito,   dal punto di vista della messa in gioco personale,
                                       forza ed energia.                          creando nel lungo periodo il cosiddetto “effetto
                                       Se questo è vero per gli anziani, per i più giovani  yo-yo” e sensazioni di impotenza rispetto alla propria
                                       gli effetti della riduzione dell’attività motoria   capacità di sapersi regolare con l’alimentazione
                                       giornaliera, come conseguenza dello smart working,   senza il sostegno di qualche aiuto esterno”.
                                       della chiusura delle palestre, dell’obbligo di effettuare   Il peggioramento della qualità della dieta, causato
                                       solo spostamenti essenziali, ha determinato  anche dalla ridotta frequentazione di negozi
                                       una significativa riduzione del fabbisogno energetico   alimentari, induce un maggior consumo di alimenti
                                       giornaliero e non è stato meno impattante sul piano   conservati, generalmente a più alto contenuto di sodio,
                                       fisico ed emotivo.                         grassi, conservanti e a una minor disponibilità di frutta
                                       L’ansia, lo stress e la noia innescati da tutte queste   e verdure fresche. Le conseguenze nefaste sono
                                       privazioni possono favorire la comparsa o peggiorare,   dietro l’angolo: aumento del peso corporeo e,
                                       in chi già ne soffre, il cosiddetto “Emotional Eating”.  nei soggetti già affetti da sovrappeso, obesità,
                                                                                  diabete e sindrome metabolica, un peggioramento
                                                                                  del quadro clinico.
                                                                                  I consigli medici sono quelli di incrementare l’attività
                                                                                  motoria, anche domestica e, a livello alimentare,
                                                                                  seguire la dieta mediterranea e incrementare
                                                                                  il consumo di frutta e verdura ad almeno 5 porzioni
                                                                                  per garantire il corretto consumo di vitamine, minerali
                                                                                  e nutrienti funzionali e ridurre l’apporto calorico.
                                                                                  Tisane e integratori per favorire il rilassamento
                                                                                  e il sonno sono spesso consigliati, in quanto
                                                                                  riposo e serenità riducono la tendenza a ricercare
                                                                                  impulsivamente il cibo.
                                                                                  Dalla collaborazione tra psicologi e farmacisti
                                                                                  e sulla base di un concetto di salute legato al territorio
                                                                                  e alla comunità, alcune farmacie hanno avviato,
                                       “Un termine che sta per Fame Emotiva e consiste   gratuitamente per la clientela, un servizio
                                       in un comportamento alimentare in cui un individuo   di consulenza psicologica, dove le persone
                                       risponde ad una situazione emotivamente    che vivono uno stato di disagio, che tocca anche
                                       carica e stressante con un modo di alimentarsi   la sfera dell’”Emotional Eating”, possono trovare
                                       incontrollato e ipercalorico, anche in assenza di fame,   un primo supporto.
                                       che può condurre a vere e proprie abbuffate”
                                       - dice la Dott.ssa Chiara Francesconi, Psicologa,
                                       Psicoterapeuta cognitiva.                  Silvana Sassi



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